K.C. Del Sebino: Serata a favore dell’ARMR

Il Kiwanis del Sebino a fianco della Fondazione ARMR: una serata all'insegna dell'amicizia e della solidarietà

13 giugno 2025

Una serata all’insegna della convivialità, dell’amicizia e della solidarietà ha riunito soci, autorità e amici del Kiwanis Club del Sebino e della Fondazione ARMR. L’occasione ha rappresentato non solo un momento di incontro, ma anche un gesto concreto di sostegno alle attività della Fondazione, che da anni coniuga ricerca scientifica e attenzione alla persona.

A portare il saluto iniziale è stato il presidente del Kiwanis Club del Sebino, Mario Dometti, che ha espresso la gratitudine del Club per la presenza delle autorità kiwaniane, dei rappresentanti della Fondazione e di tutti coloro che hanno condiviso questo appuntamento speciale. «È con sincera gratitudine e un senso di viva appartenenza – ha dichiarato – che prendiamo parte a questo momento conviviale, che ci riunisce sotto il segno dell’amicizia e dell’impegno concreto per il bene comune».

Nel suo intervento, Dometti ha ricordato la vocazione profonda del Club: quella di “servire i bambini e le comunità”, mettendo al centro valori fondamentali come la solidarietà, la responsabilità e l’attenzione all’altro. È su questi stessi principi che si fonda la collaborazione con la Fondazione ARMR, una realtà che unisce la serietà della ricerca al calore umano della cura, il sapere scientifico alla dedizione quotidiana.

La serata, intitolata “Ingegnerizzare il rene in laboratorio per studiare malattie rare”, ha visto come ospite e relatrice la Dott.ssa Laura Locatelli, del Laboratorio di Organ Regeneration – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. Durante il suo intervento, la ricercatrice ha illustrato i progetti di ricerca sostenuti dalla Fondazione ARMR, con particolare attenzione alle applicazioni sperimentali per le malattie rare e al sostegno ai giovani ricercatori impegnati in questo ambito cruciale della medicina contemporanea.

La serata è stata definita non solo come un semplice incontro conviviale, ma come un “atto di fiducia nella possibilità di fare il bene insieme”, mettendo in rete persone, idee e buone volontà. «Il vero cambiamento – ha sottolineato Dometti – parte sempre da relazioni autentiche e da gesti concreti».

Non sono mancati, nel discorso del presidente, due significativi ringraziamenti. Il primo, scherzosamente definito più “terreno”, è andato all’amico Gustavo Piantoni, artefice del momento conviviale grazie a uno straordinario maialino da lui procurato e cucinato con maestria da Giovanni Cressi della Cascina Oglio. «Non sarà scienza – ha commentato Dometti – ma è certamente arte. Anche il cibo può essere un ponte tra le persone».

Il secondo ringraziamento ha avuto un tono più riservato ma non meno sentito: è stato rivolto a un socio del Club che, pur volendo restare anonimo, ha scelto di compiere un importante gesto di generosità con una donazione significativa. «Un atto silenzioso ma eloquente, riservato ma profondamente incisivo – ha detto il presidente – che avremo modo di riconoscere e ringraziare nel giusto spirito kiwaniano: con discrezione, rispetto e riconoscenza».

Due gesti diversi, ma accomunati dallo stesso spirito: la volontà di fare il bene, che sia attraverso il calore della condivisione o nel silenzio del dono.

L’incontro si è concluso con l’intervento dell’avvocato Marco Orefice, kiwaniano e responsabile della delegazione Sebino della Fondazione ARMR, che ha illustrato ulteriormente l’impegno e il valore sociale della Fondazione, rafforzando il legame tra il mondo del volontariato e quello della ricerca.