Bergamo 11 febbraio 2020

‘NO’ al Cyberbullismo: 350.000 studenti per la prima Tavola rotonda in Streaming 
Dalla Lombardia alla Sicilia: Kiwanis ‘connette’ le scuole di tutta Italia alla prevenzione 

Il convegno del Kiwanis dedicato alle insidie del bullismo on line e alla consapevolezza delle famiglie.
Serve creare consapevolezza sui fenomeni di bullismo perché i genitori possano essere riconosciuti come interlocutori affidabili dai ragazzi perrisolvere gli episodi di violenza, on line e no. Da una parte ascoltando e aiutando i ragazzi bersagliati, dall’altra comprendendo che il bullo, con i suoi comportamenti, lancia una richiesta d’aiuto spesso ifficile da cogliere. «Perché denunciare il bullismo è doveroso – spiega Maura Magni, governatrice Kiwanis Italia-San Marino – e i genitori possono essere tra i vostri alleati». Un messaggio lanciato dalla tavola rotonda sul cyberbullismo promossa ieri da Kiwanis Italia-San Marino nella Sala Funi di Ubi Banca, a cui hanno preso parte sette classi dell’istituto Leonardo Da Vinci e le terze medie della Scuola Capitanio. «Gli strumenti digitali danno ampissima visibilità agli episodi di bullismo – spiega Gianluigi Bonanomi, giornalista –. Non solo i social, ma anche decine di piattaforme di messaggistica dove gli utenti interagiscono in formaanonima». Canali come «Thi-sCrush» (dove i giovani confessano le proprie «cotte») o «Omegle» (servizio di chat anonima per conoscere persone nuove da ogni parte del mondo, dando vita a conversazioni o videochat), che gli studenti ammettono di conoscere o di usare, ma in modo parsimonioso e discreto. «La sensazione è che i giovani inizino a comprendere il valore della privacy – prosegue Bonanomi – e sono in crescita atteggiamenti prudenti». Un trend che pare andare controtendenza nei genitori con l’uso eccesivo dei social per condividere contenuti sui figli. «Basta guardare profili molto seguiti come quelli degli sportivi – interviene uno studente – che postano fotodei figli e di tutti i loro momenti privati senza filtri». «Stiamo estendendo ai genitori i momenti formativi sulla prevenzione del bullismo che promuoviamo in tutta Italia – racconta Loriano Lotti, che presiede il progetto Cyberbullismo di Kiwanis –. Dagli ultimi rapporti Censis emerge che gli adulti che minimizzano i fenomeni di bullismo sono in aumento. C’è bisogno di coinvolgere tutti i soggettiper contrastare il fenomeno, in collaborazione con le scuole».

350.000 studenti in Streaming

Oltre 350mila gli studenti dalle scuole di tutta Italia che hanno preso parte alla prima Tavola Rotonda in Streaming sul tema del Cyberbullismo.  

“Aziende, Istituzioni e Scuole” il titolo dell’evento andato in scena l’11 febbraio 2020 nella “Sala Funi” dell’UBI Banca di Bergamo e in contemporanea in tutta Italia. Modica, Messina, Bagheria, Nicosia, Perugia, Follonica, Grosseto, Prato, Terni, Chieti, Francavilla, Vibo Valentia e Cirò Marina sono stati, infatti, solo alcuni dei territori in cui docenti e allievi dei diversi Istituti scolastici hanno seguito la diretta Facebook.  

L’evento, promosso da Kiwanis Distretto Italia – San Marino, con il patrocinio di Regione Lombardia, Tag – Talent Garden Ubi Banca Bergamo, Comune di Bergamo e Bergamo Sviluppo, in occasione del “Safer Internet Day”, la Giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi della rete, istituita dall’Unione Europea, ha voluto lanciare un messaggio agli allievi, così come ricordato Maura Magni, Governatore Kiwanis Distretto Italia – San Marino. “Nessuno di voi è solo contro la violenza” è stato detto più volte durante l’incontro, moderato da Viviana Bazzani, conduttrice televisiva e prima donna ad entrare in Polizia in Italia.  

Un evento, quello di ieri, in cui i veri protagonisti sono stati i ragazzi e le ragazze. Quelli in sala e quelli connessi tramite i social che, attraverso i commenti in diretta, hanno formulato tantissime domande ai relatori.   Alberto Trussardi, Imprenditore digitale e Co – founder Talent Garden UBI Banca; Gianluigi Bonanomi, docente alla 24 Ore Business School; Biagio Stasi, past commercial director digital at ‘Il Sole 24 ore’; Luigi Caputo, Founder di Sport Digital House; Francesco Velluzzi de ‘La Gazzetta dello Sport’, agli allievi hanno portato la testimonianza diretta di come il digitale abbia trasformato gli orizzonti professionali contemporanei. Tutti hanno poi affrontato il tema dei rischi in cui ci si può imbattere quando si naviga “in un oceano in cui ci sono anche tanti pescecani”. Unitaria la consapevolezza emersa: il bullo è sempre un debole. Ecco perché denunciando episodi di bullismo si aiuta se stessi e chi mette in atto comportamenti violenti. 

Che differenza esiste tra il bullismo e il cyberbullismo? Un bullo può cambiare e decidere di non essere più un bullo? Quali sono i provvedimenti che possono essere presi per punire un cyberbullo? Sono state solo alcune delle tante domande poste dagli studenti ai relatori provenienti da diversi ambiti. L’evento ha, infatti, voluto mettere insieme mondi differenti come quello delle istituzioni, delle aziende e delle scuole, tutti accumunati però dalla voglia di essere al fianco dei giovani e costruire comunità migliori. 

Sensibilizzare i ragazzi e le proprie famiglie è l’obiettivo per il quale incessantemente lavora il Kiwanis International, noto club service e organizzazione mondiale di volontari che ha come scopo quello di tutelare i bambini e che, sin dal 2015, ha voluto accendere i riflettori sul cyberbullismo e i reati informatici. Così come ha avuto modo di ricordare Loriano Lotti, chair Cyberbullismo Kiwanis Distretto Italia – San Marino.  

A chiusura dei lavori, a voler salutare gli allievi che hanno preso parte all’evento nazionale anche Vittorio Carrara, direttore territoriale Bergamo centro Ubi Banca e Alberto Brivio, membro CdA di Bergamo Sviluppo.

Lascia un commento